10 Novembre 2021
10 Novembre 2021
Famiglia è arrivare distrutto a casa ma avere il tempo di giocare con mio figlio.
Famiglia è la domenica a tavola tutti insieme appassionatamente.
Famiglia è litigare e far pace con dei caldi abbracci.
Famiglia è tuo figlio che sgattaiola di notte nel tuo letto perché vuole dormire con mamma e papà.
Famiglia è non avere privacy, soprattutto quando sei al bagno.
Famiglia è mio figlio che mi urla “Papàààà ho fatto la cacca, mi vieni a pulire??”
Famiglia è fare il bagnetto assieme, allagare il bagno e asciugare tutto prima che mia moglie se ne accorga.
Famiglia è fare tutti assieme un giro in bici e farsi mangiare dalle zanzare.
Famiglia è giocare a palla fuori al terrazzo e scendere continuamente giù a recuperarla.
Famiglia è non riuscire a vedere un film o una serie TV, ma sapere a memoria tutte le puntate dei Super Pigiamini.
Famiglia è correre la mattina per non fare tardi a scuola e correre quando esci da lavoro perché non vedi l’ora di vederli.
Famiglia è quando provi a rilassarti sul divano ma lui ti vuole a letto perché altrimenti non si addormenta.
Famiglia è svegliarlo col solletico ed addormentarlo tenendogli la mano.
Famiglia è mia madre che dopo 40 anni si rivolge ancora a me dicendomi “Dieguccio a mamma”
Famiglia è la nonna che quando metti piede in casa ti chiede “Hai mangiato?”
Famiglia è mia moglie che mi chiede “Ciao, com’è andata al lavoro?”
Famiglia è svegliarsi il sabato, pulire la casa e fare la lavatrice.
Famiglia è buttare l’immondizia prima che in casa girino odori strani.
Famiglia è mio fratello che mi parla ancora come se fossimo adolescenti.
Famiglia è mia madre che in qualsiasi luogo io vada, mi dice sempre “Stai attento!”
Famiglia è avere amici, quelli veri, quelli che consideri fratelli e sorelle, anche se non siete usciti dallo stesso grembo.
Famiglia è sapere che il baciare mia moglie è la prima cosa che faccio al mattino e l’ultima prima di andare a dormire.
Famiglia è vedere il tempo che passa e non avere paura di invecchiare, perché sei circondato dalle persone che ami.
Famiglia è sorridere, piangere, litigare, VIVERE.
Famiglia è VITA!
Questo è stato il mio pensiero quando mi hanno chiesto cosa fosse per me la famiglia.
Ognuno di noi potrebbe rispondere in maniera differente e probabilmente ognuno darebbe la sua risposta giusta ed è anche abbastanza ovvio, dato che una risposta vera e propria non esiste! O meglio, esiste, ma per ognuno ha un significato differente.
Se mi avete seguito in questi giorni, saprete che grazie a Bauli, ho avuto molto spesso l’occasione di parlare di famiglia e di confrontarmi addirittura con un gruppo di “colleghe” mamme blogger! (Si anche stavolta ero l’unico maschietto….. o forse no?)
Assieme abbiamo discusso i risultati di una survey realizzata per l’appunto da Bauli allo scopo di saperne di più sulle abitudini, sui pensieri, sulle emozioni delle famiglie italiane. All’indagine hanno partecipato 2514 genitori e il risultato è stato tutto fuorché scontato.
La cosa che è stata bella constatare è che per una grossa percentuale (il 41%) famiglia significa amore! E poi un susseguirsi di pensieri positivi che mettono in risalto quanto le “care vecchie abitudini” non siano passate di moda.
Si perché è venuto fuori che è bello potersi sedere tutti assieme a tavola (52%), che per superare le difficoltà bisogna parlare, perché il dialogo (52%) e il compromesso (45%) sono alla base di tutto. Le risate poi, non devono mai mancare, perché sono quelli i momenti per cui “ne vale davvero la pena”(30%). E non solo risate, ma anche i gesti affettuosi, (anche piccoli). Un abbraccio o un sorriso al momento giusto, possono essere davvero importanti! (50%). Inoltre per il 30% ritagliarsi del tempo per stare insieme, migliora la vita familiare.
Non ci siamo limitati a parlarne tra di noi (ovvero io e le mamme blogger) ma ci siamo confrontati con lo psicologo Luca Mazzucchelli, esperto di famiglia e papà di tre bimbi. (ebbene si, per la prima volta non ero l’unico papà).
Da queste risposte viene fuori quanto sia importante la famiglie per un genitore, nonostante tutte le difficoltà che si incontrano sulla propria strada. Nessuno è perfetto e noi genitori siamo in primis degli esseri umani, che non hanno il dono della perfezione, per cui anche noi sbagliamo, tanto è vero che il 49% ammette che spesso si arrabbia con i propri figli e che “non sempre è tutto rose e fiori”.(Pensavate l’avessi saltata eh?)
È evidente che le famiglie con gli anni siano cambiate e lo dimostra il fatto che stiate leggendo il blog di un papà, anche se per il momento faccio parte di una minoranza.
E a proposito di amore e di affetto che non devono mai mancare e a dimostrazione di quanto fortunatamente le cose siano cambiate, lo psicologo ci ha letto una citazione, tratta da uno scritto di J.B. Watson del 1928 che trovate di seguito:
Esiste un modo ragionevole di trattare i bambini. Trattateli come se fossero giovani adulti. Vestiteli, lavateli con cura e circospezione. Fate in modo che il vostro comportamento sia sempre obiettivo e gentilmente risoluto. Non abbracciateli né baciateli mai, non fateli mai sedere in grembo. Se è necessario, baciateli una volta al giorno sulla fronte quando vi danno le buonanotte. Stringetegli la mano al mattino. Dategli un buffetto sul capo se hanno svolto in modo egregio un compito difficile. Fate la prova. Dopo una settimana vi accorgerete quanto sia facile essere perfettamente obiettivi con il proprio bambino e nel contempo gentili. Vi vergognerete del modo sdolcinato e sentimentale con cui lo avete trattato.
Da allora sono passati 90 anni quindi penso sia doveroso da parte mia fornirvi una versione moderna e rivista dello scritto di J.B. Watson.
Non esiste un modo ragionevole e unico di trattare i bambini. Ogni bimbo è diverso e bisogna provare a interfacciarsi con lui, anche se non riesce ad aprirsi. Non bisogna trattarli come se fossero adulti, ma nemmeno trattarli perennemente come se fossero dei neonati, hanno bisogno dei loro spazi per poter crescere. Se sono ancora piccoli, vestiteli voi, ma considerate che quasi sicuramente si sporcheranno, perché un bimbo pulito, raramente si diverte per davvero, tenete sempre in caldo la lavatrice. Siate e obiettivi e provate ad essere risoluti quando fanno i monelli, ma tanto lo sappiamo che basterà un sorriso o una faccina per farvi perdere tutta la risolutezza del mondo. Abbracciateli e baciateli sempre, fino a quando vi permetteranno di farlo, che poi arriva l’adolescenza e so cazzi! Prendeteli in braccio quando serve, fino a quando non incomberà la sciatica! Dovete obbligatoriamente dargli almeno un bacio sulla fronte dopo avergli letto la favola della buonanotte. Strapazzatelo di coccole al mattino. Elogiateli tantissimo se hanno svolto in modo egregio un compito difficile e se non ci riesce aiutatelo e se non ci riuscite nemmeno voi, andate su Google! Fate la prova. Dopo una settimana vi accorgerete che non esiste un modo perfetto di essere genitori, non esistono regole, quindi prendetela come viene, cercando di impegnarvi al massimo e non vergognatevi mai di essere sdolcinati e sentimentali.
Ovviamente non sono né un esperto di psicologia né di pedagogia, ma una cosa la so per certa: l’amore, l’affetto e i sentimenti in una famiglia non devono MAI mancare!
Ah poi c’è un consiglio utilissimo che ci ha dato lo psicologo, soprattutto per le coppie, vi posto di seguito il video. Mi raccomando, non perdete mai le vostre #MeraviglioseAbitudini.