Ho incontrato Matteo Bussola!

Lo scorso 31 gennaio sono andato alla Fondazione Humaniter Milano per incontrare uno degli scrittori più in voga del momento: Matteo Bussola.
Il suo primo libro “Notti in bianco, baci a colazione” è un libro che racconta le storie e le peripezie di un papà che si trova ogni giorno a vivere le emozioni che le sue tre figlie gli regalano ogni giorno. Un libro emozionante e divertente allo stesso tempo.

 

Matteo è sempre stato abituato a raccontare storie, dato che per lavoro fa il disegnatore, il fumettista.

Lui dice spesso che non ha fatto altro che “trasformare i disegni in parole” e visto i risultati, direi che oltre ad essere un grande fumettista è senza dubbio un grandissimo scrittore.


L’appuntamento era alle 18:00 e Matteo, nonostante due dita rotte e il febbrone da cavallo, ha fatto soltanto 10 minuti di ritardo (onore a lui!).
Appena arrivato, oltre a scusarsi per il ritardo, ci anticipa che quando è febbricitante tende ad essere più “sentimentale” del solito, infatti la sua compagna lo definisce “L’uomo ideale dopo i 39,6”.

E’ parecchio che lo seguo, ma c’era una cosa che ignoravo, ovvero che il suo libro è nato tramite ciò che scriveva su Facebook.
Si, perché quotidianamente aveva l’abitudine di fare ciò che gli riusciva meglio ovvero “guardare le cose”, e raccontare sulla sua bacheca ciò che “osservava” durante la giornata.

All’inizio quando postava qualcosa, riceveva tanti like dai suoi amici di Fb, tanto che qualcuno cominciò a chiedergli di cambiare la privacy dei suoi post e di renderli pubblici in modo da poterli condividere e renderli visibili a tutti.
Finché un giorno, dopo le molteplici insistenze di sua figlia che voleva a tutti i costi un autografo di Fedez, non sapendo come riuscire a contattarlo decise di scrivergli una lettera aperta su FB.

Ebbene questa lettera aperta a Fedez ha ricevuto più di 12 mila like, più di 5000 condivisioni e oltre 800 commenti.

Una lettera che è diventata virale, tanto da arrivare alla casa Editrice Einaudi che gli ha proposto di scrivere un libro. E’ così che nasce “Notti in bianco e baci a colazione”, uno dei libri più belli dedicati alla paternità.

Ritengo Matteo Bussola un uomo che ha realizzato i propri sogni. Una persona che a 35 anni decide di lasciare un posto statale da architetto per di fare ciò che ha sempre voluto fare fin da piccolo: il fumettista o è un pazzo o un segnatore e lui ha indubbiamente dimostrato di appartenere alla seconda categoria.

“Tutti i bimbi sanno cosa vogliono fare da grandi, ma c’è chi se ne dimentica”. Penso che a un buon 90% di noi capiti di “perdersi per strada” e di mettere da parte i propri sogni da bambino.

E’ stato un incontro che mi ha aiutato a vedere la vita ma soprattutto la paternità in maniera differente, sono state tante le frasi che ho sentito e che mi sono rimaste impresse nella mente, tra queste

” I bambini vivono in maniera differente i sentimenti, la morte, l’amore, perché non hanno sovrastrutture.

Tutte le esperienze che fanno, le fanno come se fosse sempre la prima volta!” e soprattutto “La famiglia non è un concetto naturale, ma un concetto culturale!”

Devo ammettere che è stato un incontro che mi ha arricchito molto, tutto molto bello, soprattutto il maglione di Matteo! 

Grazie grazie grazie!

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