Ciao papà

Oggi è 19 Marzo, sono 22 anni che questa data mi da un nodo alla gola. Si perché sono 22 anni che non posso farti gli auguri saltandoti addosso e riempiendoti di baci. Da piccolissimo pensavo che le zeppole di San Giuseppe fossero state inventate per festeggiare te  . Si perché oggi sarebbe stato anche il tuo onomastico, il tuo e quello del nostro piccolo angioletto che si chiamava proprio come te. So che ci guardate entrambi dall’alto e sapete che da due anni è nato Enrico e che anche io dopo tante peripezie sono diventato papà. Non so se sono ancora degno di poter ricevere gli auguri, dato che ho fatto ancora poco per mio figlio. Molti pensano che basti generarlo un figlio per poter essere papà, ma lo trovo un po’ riduttivo, conosco tante persone che non hanno avuto un papà che li ha generati e anche cresciuti, ma che hanno trovato una figura paterna da amare quanto e più di un papà naturale.

Io mi reputo fortunato, ho avuto un grande papà anche se solo per 12 anni, ho provato ad assorbire come una spugna tutto quello che mi hai insegnato ed oggi grazie ai tuoi insegnamenti ma soprattutto grazie alla forza di mamma, sono diventato una brava persona e questo per ora mi basta. La parte difficile viene ora, devo essere un papà degno di essere chiamato tale, spero di poter essere bravo almeno la metà di quanto lo sei stato tu con me. Ti prego di vegliare su di noi, so che lo farai, come so che il piccolo Giuseppe è sempre lì con te. Auguri Papà, buon onomastico e buon onomastico a te piccolo Giuseppe.

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