10 Novembre 2021
10 Novembre 2021
È da circa due tre mesi che dal nulla mio figlio mi stringe forte e mi dice “Papà ti voglio bene!”
Lo fa qualche volta quando lo sveglio la mattina, lo fa quando lo porto sulle spalle all’asilo, qualche volta lo fa quando siamo assieme sul divano, ma sopratutto lo fa la notte prima di addormentarsi.
Spesso la usa anche come un’arma per farmi passare la rabbia quando lo rimprovero. L’abbraccio è quasi sempre accompagnato da un suono di piacere, per intenderci lo stesso suono che facciamo quando mangiamo qualcosa che ci piace tanto.
I gesti di mio figlio ogni giorno mi regalano una riflessione, mi fanno fare un tuffo nel passato.
Provo a tornare indietro nel tempo a quando avevo la sua età, ricordo che riempivo i miei genitori di baci e abbracci, soprattutto papà (l’ho fatto fino ai 12 anni) ma non ricordo di avergli mai detto “Ti voglio bene”.
Mio fratello ad esempio è sempre stato meno affettuoso di me e quando il mio papà se n’è andato, il suo rimpianto più grande era che mio padre non sapesse quanto lui gli volesse bene. Io ero piccolo ma continuano a dirgli “Papà lo sapeva, tranquillo!”
Ed è vero, un genitore sente l’amore dei propri figli, con un gesto, uno sguardo, un sorriso, una richiesta d’aiuto, probabilmente anche un “vaffanculo” può essere considerata un sinonimo d’affetto, si perché se non tieni a qualcuno veramente, non lo mandi a quel paese!
Ebbene io ci ho pensato e ripensato ed effettivamente non ho mai detto ai miei genitori “ti voglio bene”. In realtà è un pensiero che feci anche quando mio padre se ne andò e infatti gli scrissi una poesia i cui ultimi versi dicevano:
Torna Papà,
ho bisogno di te,
torna, ti prego
voglio solo dirti “TI VOGLIO BENE”.
E allora sapete che vi dico? Se avete la fortuna di avere ancora i genitori, stringeteli forte e ditegli “Papà ti voglio bene!” “Mamma ti voglio bene!” e se abitate lontano, alzate il telefono e chiamateli e diteglielo con tutto il cuore. Io ad esempio mi sto commuovendo solo a scriverlo, pensate un po’!
Probabilmente col passare degli anni l’atteggiamento di mio figlio nei miei confronti cambierà, diventerà un ometto e non avrà più voglia di sbaciucchiarsi la mamma ed il papà e queste tre parole che adesso mi dice tanto spesso mi mancheranno come acqua nel deserto, per cui non mi resta che fare una cosa: prenderli tutti e conservarli un un “cassettino” chiuso nel mio cuore, per poterlo riaprire quando queste tre parole resteranno soltanto un ricordo.
Perché il tempo passa, le persone cambiano, ma l’amore per mio figlio resterà sempre intatto!