Papà, ti ricordi ieri?

Mio figlio ha una strana concezione del tempo, per lui esistono solo ieri, oggi e domani. Non sa cosa sia un lunedì o un mercoledì, non gli interessa che sia domenica o venerdì, a lui interessano attualmente solo tre cose:

  • Chi mi viene a prendere a scuola oggi?
  • Che facciamo domani?
  • Ti ricordi ieri?

Spesso quando provo a spiegargli che in un determinato giorno della settimana succederà qualcosa di particolare, lui pretende che questa cosa debba avvenire entro la fine della giornata, per lui è inconcepibile dover attendere qualcosa, perché “Papà, è così noioso aspettare!”
E ha ragione, a chi piace aspettare? Alla faccia di quella pubblicità che diceva “L’attesa del piacere è essa stessa piacere!” Vaglielo a dire ad un bimbo di 3 anni!

Spesso mi si avvicina chiedendomi se mi ricordo cose avvenute nell’ultimo anno ed esordisce sempre con “Papà, ti ricordi ieri?”

Ultimamente dato che fa particolarmente caldo, penso senta il bisogno di andare al mare, per cui facciamo spesso questo dialogo:

E: “Papà, ti ricordi ieri quando eravamo al mare e c’erano la nonna, gli zii e Bingo? (il cagnolino di mia mamma)
D: “Si Amore, ma non era ieri, era l’anno scorso.”
E: “Si, ok, ci ritorniamo ancora?”
D: “Certo Amore, appena papà va in ferie, ci andiamo”
E: “E ci andiamo domani?”
D: “No Amore, ci andiamo tra due mesi”
E: “Allora domani!”
D: “No Amore domani devi andare a scuola!”
E: “No voglio andare al mare!”

E poi succede che ogni giorno si sveglia e mi dice “Papà, oggi andiamo al mare?” e al mio ovvio rifiuto comincia a fare i capricci.

A volte provo a spiegargli che esistono termini per indicare delle date lontane del tipo “l’anno scorso”, “la settimana scorsa”, “due anni fa” ma lui non ne vuole proprio sapere. E poi penso che forse da quando sono diventato papà, la parola “ieri” ha assunto un significato del tutto diverso, soprattutto se viene anticipata dalla parola “sembra”.

Sai Enrico a papà, sembra ieri che ti prendevo tra le braccia per la prima volta e tu hai cominciato a singhiozzare;
Sembra ieri che ti ho cambiato il primo pannolino ed eri piccolo piccolo piccolo;
Sembra ieri che ti abbiamo portato a casa per la prima volta e ho passato la notte sveglio a controllare ogni 2 minuti che respirassi;
Sembra ieri che mi alzavo di notte per prepararti il biberon;
Sembra ieri che passavo ore e ore a farti fare il ruttino perché proprio non ne volevi sapere;
Sembra ieri che ogni volta che facevi la cacca, la mamma e la nonna mi urlavano “Papààà, pannolinooo!”
Sembra ieri che hai cominciato a gattonare e a fare i primi passi;
Sembra ieri che hai cominciato a parlare;
Sembra ieri che hai avuto la prima crisi respiratoria e siamo corsi al pronto soccorso;
Sembra ieri che hai cominciato ad andare al nido e passavi più tempo a casa che a scuola, perché ti ammalavi sempre;
Sembra ieri che hai visto per la prima volta Babbo Natale e hai cominciato a piangere come un disperato;
Sembra ieri che hai festeggiato il tuo primo compleanno e hai indossato il tuo primo papillon;
Sembra ieri che non volevi parlare al telefono con me perché io ero a Milano e tu a Napoli;
Sembra ieri che hai indossato i tuoi primi occhiali perché abbiamo scoperto che avevi problemi alla vista;
Sembra ieri che tu e la mamma mi avete raggiunto a MIlano e tu mi dicevi tutti i giorni “Papà, quando andiamo a Napoli?”
Sembra ieri che ti ho accompagnato per la prima volta all’asilo e piangevi perché non volevi che andassi via;
Sembra ieri che mentre guardavamo una partita mi hai detto “Papà, voglio fare gol come Mertens!”
Sembra ieri che passo le notti a convincerti ad andare a dormire perché vuoi rimanere sveglio a guardare la TV!

Sembra ieri amore mio, eppure sono passati 3 anni e mezzo e questo ieri a cui tieni tanto mi ha cambiato la vita, perché questo ieri è il motivo per cui oggi mi sveglio col sorriso e al domani…..ci penseremo poi!

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