“In viaggio con Adele”, un film che fa riflettere!

IL FILM

Aldo (Alessandro Haber) è un attore teatrale di 65 anni, fondamentalmente solo, che da 40 anni interpreta lo stesso personaggio: Cyrano de Bergerac.
Dopo tanti anni di sacrifici, gli si presenta l’occasione della vita: interpretare il suo amato personaggio in una trasposizione cinematografica in lingua francese.
Ha già il ruolo in mano, deve soltanto andare a Parigi a fare un provino, ma solo pura formalità, il ruolo è già suo.

Una sera però riceve una telefonata dalla Puglia: è morta Margherita!
Margherita, l’unica donna, a detta di Aldo, che abbia mai amato. Così senza pensarci due volte, sale in auto e contro il parere della sua “perfida” agente (interpretata da Isabella Ferrari) decide di andare a salutarla per l’ultima volta.

Una volta lì però trova una sorpresa: Adele (Sara Serraiocco), sua figlia, di cui ignorava completamente l’esistenza.
La sorella di Margherita, che è l’unica persona che conosce Aldo, gli chiede il piacere di accompagnare la ragazza a casa della nonna in una città vicina e cogliere l’occasione per dirle che lui è suo padre, cosa che la povera Margherita ha nascosto anche alla figlia.

Così i due intraprendono insieme questo viaggio che si rivelerà più lungo del previsto, in cui cambieranno varie volte meta a causa di vari intoppi.
Tra un incidente, qualche litigio e tante risate i due imparano a conoscersi, ma Aldo non ha mai il coraggio di confessare la verità ad Adele.
Il viaggio si interromperà solo quando Aldo sarà costretto ad andare a Parigi a fare il provino.
Non vi dico come andrà a finire, sta a voi andare al cinema!

In viaggio con Adele è un film importante, riflessivo, il cui tema centrale è il rapporto tra due persone che pur non conoscendosi, sentono di avere qualcosa che li lega.
Essere padre non è facile, soprattutto quando non sai di esserlo come capita ad Aldo, che si ritrova a dover affrontare una figlia problematica.
Adele è una ragazza simpatica, che va in giro con un pigiamone rosa e attacca ovunque post-it. Non si sa bene che tipo di malattia abbia ma pur avendo venticinque anni, il suo modo di fare è da adolescente, cosa che rende ancora più difficile il lavoro di Aldo.

Aldo invece è un ipocondriaco che ha paura dei germi, dei batteri e tutto ciò che ne consegue. Si riempie di ansiolitici e tranquillanti e Adele più volte lo invoglia a lasciarsi andare.

Tu non hai paura di morire tu hai paura di vivere!

COSA NE PENSO?

Se devo essere onesto, il film non mi ha subito “preso”, anzi all’inizio non mi è sembrato il massimo. L’incontro tra Aldo e Adele è stata la svolta! Da lì è stato un turbinio di emozioni contrastanti. Ho riso a crepapelle e pianto come un bambino (si lo ammetto, da quando sono padre, piango spesso).

I due attori protagonisti, in particolare Sara Serraioco, sono stati davvero convincenti. Non potrete guardare questo film senza innamorarvi di Adele e del suo modo di fare!

Se avete dei figli adolescenti e riuscite a trascinarli al cinema, fategli vedere questo film, potrebbe far riflettere non solo voi, ma soprattutto loro (EBBENE SI).
Non penso invece sia il caso di farlo vedere ai bambini, troppo riflessivo per loro e qualche scena che forse sarebbe meglio evitare di fagli vedere.

Il 18 ottobre (cioè oggi :-)) andate al cinema! La ragazza col pigiamone rosa vi conquisterà!

Post in collaborazione con Vision Distribution.

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